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L’importanza del confronto

Era da parecchio tempo che noi del gruppo Small non trovavamo il modo per passare un po’ di tempo insieme: questo perché le vacanze ed il periodo estivo ci hanno visti impegnati nella gestione familiare. 👨‍👩‍👧‍👦

Ci eravamo sì incontrati a piccoli gruppi per delle attività sportive, ma l’occasione di trovarci in numero maggiore ce l’ha fornita una persona che sta facendo il nostro percorso e che, con grande entusiasmo, ha aperto una nuova attività. 🤩

Il gruppo delle amiche Smallerine della zona Canavese in provincia di Torino, con l’aggiunta di alcune che abitano più distanti, hanno pensato di farle i migliori auguri presentandosi alla sua inaugurazione. 🤗

È stata una giornata lieta, dove si è potuto parlare dei nostri percorsi, confrontarci e rincuorare persone nuove che si accingeranno a percorrerlo. Ma è stata soprattutto un’occasione per stare insieme alle nostre famiglie, all’aria aperta, e portare bimbi a fare una nuova esperienza, perché trattasi di un’attività maneggio. 🏇

Ogni volta che ci aggiungiamo a fare un piccolo sforzo e sacrificio per organizzarci e trovarci tra di noi, alla fine siamo sempre molto felici nel tempo dedicato a questa attività, perché ne traiamo il “Grande Fratello” di rimanere sempre sul pezzo!

Questo è l’obiettivo: mai perdere di vista la nostra salute e la gioia della condivisione!

Grazie per continuare a seguirci per diffondere il percorso di salute di Small mai più obesi.

Maria Carla Ossola

Presidente Small mai più obesi

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I palloncini 🎈🎈🎈

Un giorno un insegnante portò dei palloncini a scuola per tutti i bambini di tutte le classi. Entrò in ogni classe e ne regalò uno ad ogni alunno e poi disse: “gonfiate il vostro palloncino e scriveteci sopra il vostro nome con un pennarello”; e così fecero. Quando tutti ebbero finito era suonata la campanella della ricreazione e quindi furono tutti invitati a buttare il proprio palloncino nel grande corridoio su cui si affacciavano le classi. Così tutti i palloncini si mischiarono e riempirono il corridoio come un fiume in piena. Che spettacolo era vedere quel grande corridoio tutto colorato pieno di palloncini che sembravano le bolle di una enorme vasca da bagno.
Dopo qualche momento di quel gradito spettacolo era ormai ora di tornare in classe e gli insegnanti dissero: “Avete 5 minuti per recuperare ognuno il proprio palloncino”; ma erano così tanti che sembrava impossibile, era come cercare l’ago in un pagliaio, e nessuno ci riuscì. Allora gli insegnanti ebbero un idea: invece di cercare il proprio palloncino in quel gran marasma, dissero ai bimbi:” ognuno prenda il primo palloncino che gli capita davanti e lo porti al bambino di cui c’è scritto sopra il nome”.
Questo fu molto più semplice, ognuno prese il palloncino che aveva davanti, lesse il nome è lo consegnò al bambino proprietario, e in men che non si dica ognuno era riuscito ad avere il suo palloncino, con la felicità di tutti.

Morale della favola: se ognuno cerca la propria felicità non la troverà, se cerca quella degli altri tutti saranno felici. Bisogna uscire da noi stessi e accorgersi dei bisogni degli altri perché c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

 

 

Ecco il principio per cui noi che facciamo volontariato siamo comunque più felici e apprezziamo ciò che riceviamo e lo doniamo, condividendone i vantaggi.

Per noi, ogni granello nella nostra organizzazione è un PALLONCINO DI FELICITÀ! 🎈🤗

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La nostra prima volta in Rai!

Il giorno dell’Epifania, nella cassetta postale, invece del carbone abbiamo trovato un invito per partecipare alla trasmissione di Rai Uno, “ItaliaSì!“, condotta da Marco Liorni. 🤩

Bisognava però mettere a disposizione una persona di età adulta , con un percorso di obesità difficile alle spalle e non ancora risolto del tutto, quindi non al peso forma, disposta a raccontare la sua esperienza fallimentare in fatto di diete miracolose, che falliscono portando frustrazione e kg maggiorati di interessi. 😣

Con il dottor Marco Pastorini , il nostro psicologo di riferimento, che conosce nei dettagli le storie di tantissime di noi, dopo aver contattato alcune persone ad inizio del nostro percorso, che però non erano disponibili per problemi familiari e organizzativi , abbiamo pensato che la vicepresidente dell’associazione Carla De Pace rispondesse perfettamente ai requisiti richiesti per questa imperdibile occasione.

Carla, torinese di 53 anni, commerciante, dai 18 anni d’età combatte con l’obesità. È arrivata a pesare più di 190 chili e nella sua vita ha speso più di 20mila euro per sperimentare diete di ogni tipo, a partire dalle più famose, ma alla fine per ottenere qualche risultato è dovuta ricorrere al bendaggio chirurgico. Pesa ancora comunque circa 90 chili e tenta ancora di calare. 💪

Ha provato la Dukan, la Lemme, la Paleodieta, la Fast, da giovanissima la WeightWatchers. Per ciascuna ha acquistato i prodotti che di solito accompagnano il marchio, con spese ingenti e risultati scarsissimi. 😓

Senza contare che anche per le diete prive di prodotti “brandizzati” ha speso comunque tantissimo senza dimagrire: la dieta del succo d’acero, altre diete che prevedevano l’uso specifico di alcuni alimenti in grande quantità, quindi l’acquisto di enormi e costose porzioni di pesce spada, salmone… meno dispendiosa quella del minestrone, ma disastrosa sul piano della salute e dei risultati attesi.

Al massimo Carla ha sempre ottenuto un’illusione di dimagrimento, con la perdita iniziale di una decina di chili che poi puntualmente si rovesciavano a distanza di poche settimane nell’assunzione di 20 chili, la devastante “fisarmonica”. 😨

Consideriamo anche che Carla ha sempre avuto a che fare con il cibo anche per lavoro: da ragazza vendeva frutta e verdura al mercato (ne mangiava tanta, e anche quella la faceva ingrassare!).
Poi ha gestito un bar e lavorato in un ristorante (per lei era difficilissimo stare lontana da cornetti e tramezzini per non parlare della tentazione di mangiare la pizza).
Negli ultimi anni ha iniziato a lavorare all’interno di centri estetici e negozi di parrucchiera come receptionist e questo l’ha fatta sentire a suo agio, anche perché questo è coinciso con la fase in cui ha iniziato a truccarsi e valorizzarsi per come è, esaltando gli aspetti positivi del suo corpo.

 

Ecco a voi il video dell’intervento di Carla:

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La trasmissione è durata meno del previsto perché è stato necessario lasciare spazio all’intervento del Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Andrea Costa, che ha illustrato le nuove norme covid.

Ciò nonostante, siamo estremamente soddisfatti dell’attenzione data al problema e alla nostra associazione in un contesto di così grande visibilità. 🙏

Ringraziamo anche la nostra vicepresidente Carla per il suo impegno e per la sua testimonianza. e le auguriamo che questa importante tappa sia di stimolo a lei per terminare il suo percorso e a tante persone che soffrono della nostra malattia e che, seguendo i nostri percorsi, possono vincerla.

 

 

Maria Carla Ossola

Presidente Small mai più obesi

OBESITY DAY 2021

#obesita #obesityday #chirurgiabariatrica #sleevegastrectomy #BendaggioGastrico #maipiuobesi 

 

 

OGGI 4 MARZO WORD OBESITY DAY.

 

La SMALL ha parlato della malattia e della sua possibile soluzione.

 

 

UN solo DESIDERIO : MAI PIÙ OBESI

Per vedere tutta l’intervista cliccare sul seguente link:

 

https://grp.it/notizia/obesita-il-4-marzo-e-il-world-obesity-day-video/

La storia di Valeria

Il 4 aprile 2019 ero in viaggio verso Milano, con un briciolo di ansia e di paura nel cuore, ma con l’adrenalina a 1000..

Sabrina, tutto è partito da lei


Quasi un anno prima avevo preso la mia decisione e se ho iniziato da subito il percorso devo dire grazie solo a Sabina, la prima alla quale dissi di volermi operare, non so perché, ma proprio lei mi diede i contatti e da lì parti tutto..

Iniziarono le mille domande, la ricerca di informazioni, gli incontri con gli specialisti, le prime visite e i colloqui con lo psicologo e la voglia di operarsi diventava sempre più una costante quotidiana..
Chi diceva si, chi mi consigliava di non farlo, chi non capiva né le motivazioni né le problematiche ma a me, tutto questo non importava..

La Valeria di prima

Ho sempre saputo di essere ingrassata per delle problematiche di salute che non riguardavano il cibo e nonostante questo, non mi sono mai risparmiata..

Ho mangiato in maniera abbondante, ho mangiato male, ho mangiato per golosità, ho mangiato e non mi sono sentita in colpa nemmeno mezza volta..

Non mi sono mai giudicata, mi sono sempre andata bene, mi sono anche piaciuta e mai nessuno mi ha visto piangere se non mi entrava un vestito o se non trovavo la taglia, in qualche modo mi sono sempre aggiustata e accettata perché, in fondo al cuore, sapevo che c’era altro.. Non ho mai fatto pesare a nessuno, né a me stessa, il fatto di essere diventata obesa, non ne ho mai fatto una malattia e anche quando mi veniva detto “quanto stavo diventando”, (sempre per il mio bene), io in realtà non mi vedevo.. Lo so, é difficile da capire ma era proprio così, io mi guardavo allo specchio, sapevo benissimo di non portare una 42 di taglia ma i miei occhi non vedevano la dura realtà, o forse la vedevano ma al mio cervello la proiettavano in maniera distorta a tal punto da accettarmi senza problemi..

Prima di questa decisione ho fatto un centinaio di esami, di visite per capire quale fossero i problemi, ho intrapreso vari percorsi e diete.. E la dieta del sondino.. E il ricovero per più di un mese a Piancavallo, ma niente.. Niente funzionava come doveva, ma a Verbania, lo avevano capito che c’era qualcosa in più che non andava, che andava ricercato e curato nel dettaglio..

Il momento della scelta

Sono diventata mamma di una bambina meravigliosa, non ho avuto mezza difficoltà nel partorire nonostante il peso, fino a quando, così, per caso un giorno non ho riconosciuto chi ci fosse dietro mia figlia in una foto.. Ero io.. E da lì è partito tutto, ho trovato un dottore che mi ha trovato la causa di 2 dei miei problemi e me li ha risolti tutti e 2 in un colpo solo, e io, per questo, sarò per sempre grata.. L’intervento è stato rimandato 4 volte, che quasi pensavo di non doverlo fare e invece quel 4 aprile mi aspettava.. Mi aspettava la sala operatoria, fredda, gelida e vuota, proprio come mi sentivo io da un bel po’.. E da lì, la rinascita, finalmente.. Di nuovo io, diversa, bucata, con un pezzo in meno ma di nuovo io, di nuovo Valeria..

E per questo devo dire grazie solo a me, alla mia forza, al mio coraggio, alla mia determinazione e alla mia paura, quella più nascosta.. Sono fiera di me, sono orgogliosa del mio percorso e di come ogni giorno affrontavo la nuova realtà.. Ebbene si, una nuova realtà, perché non è tutto così semplice, non è né una magia né un miracolo..

È senza dubbio un aiuto ma che va coltivato ogni giorno.. Io, personalmente, non ho patito chissà che, non ho mai pensato “ma chi me l’ha fatto fare” ma al contrario ho pensato “se avessi saputo lo avrei fatto prima e lo rifarei altre 1000 volte”..

Non ho mai pubblicato nulla riguardo l’operazione, non mi interessava neanche ma oggi è un anno che io ho ritrovato una parte importante di quella Valeria che si era persa e se questa testimonianza può essere d’aiuto perché no..

E poi volevo ringraziare
il dottore che mi ha operato e il gruppo di sostegno di cui faccio parte e gli specialisti che lavorano con noi e x noi,
i miei colleghi di operazione, i mitici del 4 aprile,
I miei amici, che non mi hanno mai giudicato nonostante tutto,
Le mie cugine, che mi sono state vicine, contente di me,
La mia famiglia che comprende il mio sangue ma anche quello di Daniele perché io mi sento un’ unica famiglia..
Mia suocera, perché in quei giorni si è presa cura di mia figlia senza farla preoccupare
Mio papà perché da subito mi ha supportato, nonostante avesse paura x me ma il suo amore x me é troppo grande
Mio fratello che prima di accettarlo mi ha messo in guardia, che non era totalmente d’accordo all’inizio ma che poi ha capito e non mi ha mai lasciato
Al mio compagno di vita, a colui che mi ha dimostrato un amore vero e incondizionato in questi anni e che si è preso cura di me, lui che mi ha guardato allontanarmi sulla barella e aveva gli occhi lucidi, che fremeva in quelle ore col cuore in gola ma che sapeva che ce l’avrei fatta..
Grazie a mia mamma, che mi ha protetto anche in questa occasione e un grazie immenso, smisurato, con una gioia particolare a me,

grazie Valeria per aver avuto il coraggio e la forza di ritrovarti almeno in parte..adesso lo posso dire,

brava me.. Brava Vava, brava Vale!!

Grazie a tutti voi che non mi avete lasciato sola.. Vi voglio bene!

Mi voglio bene! 🌻💛🌻

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LA SCELTA

Nelle giornate di domenica 20 settembre e lunedì 21, a Torino in una struttura sportiva all’aperto, e a Fossano in una sala capiente, nel rispetto delle regole del distanziamento sociale covid.

La nostra associazione, “Small mai più obesi”, ha organizzato due incontri finalizzati a far comprendere alle persone che iniziano il nostro percorso, oppure sono indecise e vogliono iniziare , che qualsiasi cosa desiderano ottenere dalla vita si tratta sempre di effettuare una scelta, e che solo noi abbiamo il diritto e la possibilità di effettuare “quella scelta”.

La scelta del cambiamento aspetta solo noi. La Small mai più obesi mette a disposizione degli strumenti essenziali ma siamo solo noi gli artefici delle nostre scelte.

Il dottor Marco Pastorini, uno dei nostri psicologi di riferimento, ci ha fatto immaginare la vita come una giostra. Una giostrina dei bimbi che troviamo al parco, quelle dove i bimbi sono seduti in circolo e spingendo con i piedi o manovrando un timone, si riesce a fare girare la giostra alla velocità desiderata.

Tutto va bene quando nella vita secondo i nostri desideri, la giostra gira e non abbiamo intoppi, ma spesso può succedere che la giostra si può fermare perché perde di velocità, o perché uno dei componenti vuole scendere. Ecco che il componente rimasto sulla giostra, per riprendere la giusta velocità dovrà fare un piccolo sforzo e rimettersi in gioco.

Le difficoltà che possiamo trovare nel corso della vita vanno superate, chiedendo se necessario un aiuto, per ritornare sulla giostra e riprendere nuovamente il nostro desiderio di gioia.

Il nostro nutrizionista Dottor Massimo Ricci con altrettanta allegoria, ci ha parlato del nostro fabbisogno giornaliero di alimenti, paragonandolo ad una valigia.

La persona che non cura la propria alimentazione, riempie la valigia mettendoci un sacco di elementi, quasi come chi va in vacanza una settimana e riempie la propria valigia come se stesse via un mese.

Elementi buttati alla rinfusa senza le giuste proporzioni, senza curare quali sono le vere esigenze compatibili ai nostri percorsi alimentari, cercando di capire quali sono i macro elementi, e come questi vanno dosati nel corso della giornata per non eccedere ma semplicemente, per curarci e vivere in maniera sana, la valigia si trasforma in un trolley poiché le nostre esigenze non sono così esagerate.

Un occhio di riguardo va sempre al gusto, ma avendo la consapevolezza che gli eccessi, tutti, fanno male.

Il professore Alberto Della Valle, intervenuto nell’incontro di lunedì in provincia di Cuneo, ci ha fatto notare ancora una volta quanto l’obesità è una malattia, che è sempre associata ad altre problematiche, o che può portarne altre di conseguenza.

Ha parlato di ipertensione, diabete, problemi cardiocircolatorio, problemi vascolari e osteoarticolari, tutte conseguenze dell’obesità.

Ora sta a noi scegliere se continuare su cattive abitudini che ci hanno portato la malattia, o scegliere di amarci un po’ di più e ritornare a sorridere quando ci guardiamo allo specchio.

I nostri gruppi sono a vostra disposizione per supportarvi in questo cambiamento.

M. C. O

Mi chiamo Carla, questa è la mia storia!

Ciao sono Carla, ho lottato con il peso fin da quando ero bambina! L’immagine che avevo di me e che avevo accettato era di una persona obesa.

Credevo di aver accettato la mia obesità, imparando a convivere con questo corpo usandolo, nonostante tutto, per esprimere la mia personalità.

Dopo anni di diete, potrei scrivere un libro sulla chetogenica, e sull’alimentazione! Ho incontrato casualmente sulla mia strada Maria Carla, l’inizio della nostra relazione non è stato facile ma da lì a poco Maria Carla mi ha fatto sentire veramente importante, scommettendo su di me ma non solo su di me come persona ma anche sul mio peso.

“E’ fissata.., lei vuole portarmi a pesare 65 kg”!!! Nonostante non fossi una grande mangiona, ho scelto un intervento che obbliga sicuramente a lavorare su se stesso, e sull’approccio con l’alimentazione.

Dopo due anni di bendaggio gastrico, sono arrivata a perdere 60 kg. Nell’ultimo anno ho lavorato affinché la mia immagine mentale si staccasse dal obiettivo raggiunto, perché purtroppo ho sempre considerato questo peso come il mio peso forma, in quanto non avevo mai raggiunto questi risultati, o comunque non lo vedevo come un possibile obiettivo.

Ho sempre considerato come il mio peso ideale un peso non proprio ancora adatto a me, e non sono mai riuscita a raggiungere un peso inferiore ma Maria Carla è tenace e io pure, inoltre stiamo lavorando sulle emozioni che mi portano ad avere un’immagine di me vincente!

Nell’ultimo periodo il peso si è sbloccato nuovamente e la mia mente di conseguenza. Sono sicura di riuscire a raggiungere l’obiettivo dei 65 kg, da poter andare insieme a Maria Carla a fare una bellissima esperienza a Roma per poter dire…” Io mi chiamo Carla e ho raggiunto i 65 kg”. Grazie alla Small, ai medici che mi hanno seguito dandomi il supporto necessario per il raggiungimento del il mio obiettivo.

Grazie al dott. Alberto della Valle che ha già lavorato ad un primo intervento sul mio addome che è sempre stato il mio grande grande cruccio, e sono sicura che riuscirò a creare la vera Carla, libera da questo problema!!

Viva la Small mai più obesi

Carla

La storia di Maria Carla Ossola

 

 

 

Nella giornata dell’obesità chi se non direttamente la presidente della associazione Small mai più obesi poteva descrivere in modo chiaro e delicato il disagio che la malattia obesità provoca in un numero disperatamente troppo grande di persone che ne soffrono? Nessuno. Allora lasciamo parlare lei.

Cliccate sulla foto per leggere l’articolo da lei rilasciato.

Il consiglio di Angelica

In uno dei miei giorni tristi è bastata una chiamata a Maria Carla Ossola della small mai più obesi e mi ha riacceso la speranza di poter cambiare la mia vita di stare meglio!

Ora dopo 6 mesi sono 40kg in meno nonostante l’ipotiroidismo, ma con la sana alimentazione e il sostegno della small ho Tanta voglia di vivere, di camminare di uscire! Faccio palestra, il cibo non è più un ossessione ma un sostentamento!

Ci vuole davvero poco per tornare a vivere!

lo consiglio a tutti!!!