La storia di Valeria

Il 4 aprile 2019 ero in viaggio verso Milano, con un briciolo di ansia e di paura nel cuore, ma con l’adrenalina a 1000..

Sabrina, tutto è partito da lei


Quasi un anno prima avevo preso la mia decisione e se ho iniziato da subito il percorso devo dire grazie solo a Sabina, la prima alla quale dissi di volermi operare, non so perché, ma proprio lei mi diede i contatti e da lì parti tutto..

Iniziarono le mille domande, la ricerca di informazioni, gli incontri con gli specialisti, le prime visite e i colloqui con lo psicologo e la voglia di operarsi diventava sempre più una costante quotidiana..
Chi diceva si, chi mi consigliava di non farlo, chi non capiva né le motivazioni né le problematiche ma a me, tutto questo non importava..

La Valeria di prima

Ho sempre saputo di essere ingrassata per delle problematiche di salute che non riguardavano il cibo e nonostante questo, non mi sono mai risparmiata..

Ho mangiato in maniera abbondante, ho mangiato male, ho mangiato per golosità, ho mangiato e non mi sono sentita in colpa nemmeno mezza volta..

Non mi sono mai giudicata, mi sono sempre andata bene, mi sono anche piaciuta e mai nessuno mi ha visto piangere se non mi entrava un vestito o se non trovavo la taglia, in qualche modo mi sono sempre aggiustata e accettata perché, in fondo al cuore, sapevo che c’era altro.. Non ho mai fatto pesare a nessuno, né a me stessa, il fatto di essere diventata obesa, non ne ho mai fatto una malattia e anche quando mi veniva detto “quanto stavo diventando”, (sempre per il mio bene), io in realtà non mi vedevo.. Lo so, é difficile da capire ma era proprio così, io mi guardavo allo specchio, sapevo benissimo di non portare una 42 di taglia ma i miei occhi non vedevano la dura realtà, o forse la vedevano ma al mio cervello la proiettavano in maniera distorta a tal punto da accettarmi senza problemi..

Prima di questa decisione ho fatto un centinaio di esami, di visite per capire quale fossero i problemi, ho intrapreso vari percorsi e diete.. E la dieta del sondino.. E il ricovero per più di un mese a Piancavallo, ma niente.. Niente funzionava come doveva, ma a Verbania, lo avevano capito che c’era qualcosa in più che non andava, che andava ricercato e curato nel dettaglio..

Il momento della scelta

Sono diventata mamma di una bambina meravigliosa, non ho avuto mezza difficoltà nel partorire nonostante il peso, fino a quando, così, per caso un giorno non ho riconosciuto chi ci fosse dietro mia figlia in una foto.. Ero io.. E da lì è partito tutto, ho trovato un dottore che mi ha trovato la causa di 2 dei miei problemi e me li ha risolti tutti e 2 in un colpo solo, e io, per questo, sarò per sempre grata.. L’intervento è stato rimandato 4 volte, che quasi pensavo di non doverlo fare e invece quel 4 aprile mi aspettava.. Mi aspettava la sala operatoria, fredda, gelida e vuota, proprio come mi sentivo io da un bel po’.. E da lì, la rinascita, finalmente.. Di nuovo io, diversa, bucata, con un pezzo in meno ma di nuovo io, di nuovo Valeria..

E per questo devo dire grazie solo a me, alla mia forza, al mio coraggio, alla mia determinazione e alla mia paura, quella più nascosta.. Sono fiera di me, sono orgogliosa del mio percorso e di come ogni giorno affrontavo la nuova realtà.. Ebbene si, una nuova realtà, perché non è tutto così semplice, non è né una magia né un miracolo..

È senza dubbio un aiuto ma che va coltivato ogni giorno.. Io, personalmente, non ho patito chissà che, non ho mai pensato “ma chi me l’ha fatto fare” ma al contrario ho pensato “se avessi saputo lo avrei fatto prima e lo rifarei altre 1000 volte”..

Non ho mai pubblicato nulla riguardo l’operazione, non mi interessava neanche ma oggi è un anno che io ho ritrovato una parte importante di quella Valeria che si era persa e se questa testimonianza può essere d’aiuto perché no..

E poi volevo ringraziare
il dottore che mi ha operato e il gruppo di sostegno di cui faccio parte e gli specialisti che lavorano con noi e x noi,
i miei colleghi di operazione, i mitici del 4 aprile,
I miei amici, che non mi hanno mai giudicato nonostante tutto,
Le mie cugine, che mi sono state vicine, contente di me,
La mia famiglia che comprende il mio sangue ma anche quello di Daniele perché io mi sento un’ unica famiglia..
Mia suocera, perché in quei giorni si è presa cura di mia figlia senza farla preoccupare
Mio papà perché da subito mi ha supportato, nonostante avesse paura x me ma il suo amore x me é troppo grande
Mio fratello che prima di accettarlo mi ha messo in guardia, che non era totalmente d’accordo all’inizio ma che poi ha capito e non mi ha mai lasciato
Al mio compagno di vita, a colui che mi ha dimostrato un amore vero e incondizionato in questi anni e che si è preso cura di me, lui che mi ha guardato allontanarmi sulla barella e aveva gli occhi lucidi, che fremeva in quelle ore col cuore in gola ma che sapeva che ce l’avrei fatta..
Grazie a mia mamma, che mi ha protetto anche in questa occasione e un grazie immenso, smisurato, con una gioia particolare a me,

grazie Valeria per aver avuto il coraggio e la forza di ritrovarti almeno in parte..adesso lo posso dire,

brava me.. Brava Vava, brava Vale!!

Grazie a tutti voi che non mi avete lasciato sola.. Vi voglio bene!

Mi voglio bene! 🌻💛🌻

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