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Challenge camminata Small mai più obesi Onlus, la camminata di una squadra!

La Small mai più obesi ha come punta di diamante dei suoi gruppi di sostegno il gruppo della camminata.

Ci piace usare questo gruppo per spingerci al cambiamento, perché il vero cambiamento passa dal cambiare le abitudini che ci hanno portato alla nostra malattia.

Certo che per chi è all’inizio percorso è sicuramente più complicato cominciare a fare attività fisica con anche solo una camminata a passo veloce, ma le amiche che hanno terminato il percorso si sono abituate e, così quando una di noi ha lanciato l’idea di una gara virtuale da effettuare nel mese di giugno, in tante hanno aderito come anche la sottoscritta che, infatti, ha usato questo momento per comunicare alcuni principi e alcune motivazioni che sono ricorrenti in small.

Personalmente non volevo mettermi in competizione, ma dimostrare a me stessa che potevo fare dell’attività fisica con costanza e, così facendo, sul nostro gruppo, alcune persone hanno seguito il mio esempio. Mentre le altre hanno fatto di questo mese un mese di grande lavoro fisico.

Sul podio virtuale sono arrivate:

Bosti Francesca di Carrara;

Paola Matarrese della provincia di Cuneo

e Laura Chiapperini di Torino.

Ecco che con un semplice gioco grazie al web le distanze sono state superate e tutte e tre insieme, ognuna con il proprio contributo, hanno percorso in un mese circa 300 km perché hanno fatto una media di 80 km a testa in 10/15 uscite.

Fate un po’ voi i conti: persone ex-obese che, come voi, lavoravano e si sdraiavano poi sul divano, che ora hanno la forza, l’agilità e la voglia di cimentarsi in questo, che, sicuramente è una prova da superare.

Complimenti alle nostre amiche e complimenti a tutte quelle che ci hanno provato e che sanno che questa è la strada giusta! 💪🏻

 

 

 

 

 

 

Continuate a seguirci e imparerete mille modi per fare attività fisica in modo corretto e poter dire così mai più obesi! 💪🏻 

 

Le etichette, le farine, un piatto bilanciato. Il nostro ultimo evento

Uno dei principi su cui si fonda la nostra organizzazione è la sana educazione alimentare pertanto ciclicamente (ogni due o tre mesi) organizziamo con un nutrizionista un incontro collettivo sulle farine alternative alla 00, le loro caratteristiche, l’indice glicemico e il loro corretto uso in cucina.

Gli effetti nocivi della farina 00 sulla nostra salute ormai sono noti a tutte le persone che hanno una malattia.

 

Durante l’incontro on-line si è anche parlato di come leggere le etichette dei prodotti confezionati, fermo restando che da sempre consigliamo di preparare piatti freschi con cibi naturali e sani possibilmente di stagione.

Chi inizia il nostro programma sà perfettamente che noi garantiamo il raggiungimento del peso forma in un tempo che varia da sei mesi all’anno e che garantiamo con questi incontri collettivi l’acquisizione di tutti gli elementi e le capacità per poter effettuare una spesa consapevole mettendo nelle nostre dispense cibo sano adatto al nostro nuovo stile di vita.

Ti aspettiamo al prossimo prossimo nostro appuntamento, non mancare!!

SMALL in App

La vita quotidiana di tutti noi, oggi nel 2021, è molto influenzata e, tante volte guidata dalla tecnologia moderna.

Quando nell’estate del 2008, Steve Jobs aprì il primo App Store, (il negozio delle App), di applicazioni per il nostro amico smartphone ce n’erano appena 500. Numero  che all’epoca sembrava grandissimo, senza contare anche poi l’uscita dell’app store per Android. Ad oggi 2021 tra tutti gli app store presenti in internet il numero è incontenibile e cresce sempre più.

Ci sono app per qualsiasi cosa uno abbia bisogno: anche la macchina del caffè a cialde con app!! 

Visto il diffuso e ormai, indispensabile utilizzo di esse sì è reso necessario creare un’applicazione  telefonica idonea al problema, anch’esso troppo diffuso, dell’obesità.

Un’app che affronti le tematiche collegate alla malattia sotto tutti i punti di vista: alimentare grazie alla presenza di nutrizionisti pronti a insegnare una sana alimentazione; psicologico grazie al fondamentale contributo di psicologi accreditati SICOB, felici di contribuire alla nostra salute dandoci consigli per combattere la fame nervosa o tutte le problematiche psicologiche che ci hanno portato ad essere obese; di movimento, usufruendo di tutorial gentilmente proposti da professionisti del settore per imparare ad avere una regolare attività fisica per il nostro giusto equilibrio muscolare, ortopedico, respiratorio e di circolazione sanguigna. 

Un’app che ti dia la possibilità di venire a conoscenza di associazioni tipo la nostra e di avere di conseguenza il supporto di esse. In tal modo, non si è soli nell’affrontare il proprio cambiamento verso la salute fisica e mentale.

Nasce così la preziosa app: BEOK!

 

Grazie alla collaborazione della Dueci Promotion, da oggi si può avere un aiuto, un supporto, idee e tanti consigli per combattere il nostro nemico più feroce: l’#obesità!

Invitiamo a scaricare l’app

per Android

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.duedieci.beok

O per Iphone

https://apps.apple.com/it/app/beok/id1553301371

 

Per avere un supporto anche via app!! 

15 Marzo: La giornata dei disturbi alimentari.

Anche quest’anno puntualmente è arrivata la giornata mondiale dell’obesità, in cui sembra, che tutto il mondo si accorga che gli obesi non sono solo più negli Stati Uniti, dov’è vengono dedicate persino trasmissioni importanti, ma anche nel resto del mondo. L’opinione pubblica si rende conto solo in tali circostanze che esistano tali soggetti affetti dalla malattia, con cui ci si convive spesso, oppure membri della propria famiglia, o come vicino di casa. Sembra che come al solito,occorra una trasmissione televisiva o degli articoli di giornale per farci comprendere che, specie in un momento così delicato con una pandemia in corso, la forma fisica sia da ritenersi fondamentale. Infatti, tantissime persone che si sono ammalate gravemente di covid-19, avevano problemi di peso. Con questo non vogliamo dire che ha colpito solo le persone in sovrappeso, ma sicuramente una persona con 20/30/40/50 kg in più, ha maggiori difficoltà a riprendersi da una malattia così debilitante. 

Covid a parte, un  ulteriore problema assai importante è il crescere dell’obesità infantile. Un bimbo in età scolare, o anche prescolare, che presenta già gravi problemi di peso, che cosa ne può fare? che colpe può avere lui? come lo si può difendere ed aiutare dalla malattia?

In questi giorni in cui tutti hanno parlato di percentuali, di dati Istat e di mortalità, la small, ancora una volta, è voluta andare controcorrente e ha parlato di consapevolezza.

Le nostre energie sono da sempre impegnate a creare persone consapevoli della propria malattia e che, preso atto, riescono con l’aiuto della nostra associazione, a fortificare la loro volontà al cambiamento.

Dove c’è un bimbo obeso, destinato a essere vittima di bullismo c’è un genitore normalmente con scarsa educazione alimentare.Con lo scopo di far crescere nella mentalità della gente comune che l’obesità è una malattia e che si deve tenere sotto controllo e combatterla fin dalle sue prime manifestazioni,  la nostra presidente ha accettato di buona lena l’invito ad un programma televisivo regionale e interregionale dove, ancora una volta, fino quasi allo sfinimento, ha parlato dei principi della nostra associazione e del suo desiderio di essere conosciuta a livello nazionale come un’associazione di persone consapevoli e determinate al cambiamento.

Siamo consapevoli che la nostra è una malattia, ma vogliamo essere i primi a sdoganare l’idea di ghettizzare, di commiserare e di isolare le persone affette da obesità. Fortunatamente, il nostro stato italiano, ci garantisce gran parte del sostegno e dell’aiuto indispensabile per uscire dal problema. La nostra associazione, la dove ce ne fosse necessità, sopperisce, attraverso i nostri gruppi di ex obesi ma soprattutto con i professionisti che collaborano al nostro progetto, anche on-line perché, nonostante il periodo negativo attuale, in noi arde il fuoco del nostro desiderio: la lotta all’obesità.

Con gli stessi principi, vogliamo omaggiare la giornata dei disturbi alimentari di una serata informativa online sulla nostra pagina  facebook dove uno dei  nostri psicologi di riferimento, il Dottore Marco Pastorini, specializzato in disturbi alimentari e la dottoressa Daniela Zoccola, dietista esperta, per esperienza personale, di tali disturbi tratteranno gli argomenti dell’anoressia, della bulimia, dell’obesità, delle cause, delle correlazioni fra di loro, delle loro similitudini e di come riconoscerle.

Come sempre small è la differenza.

La storia di Valeria

Il 4 aprile 2019 ero in viaggio verso Milano, con un briciolo di ansia e di paura nel cuore, ma con l’adrenalina a 1000..

Sabrina, tutto è partito da lei


Quasi un anno prima avevo preso la mia decisione e se ho iniziato da subito il percorso devo dire grazie solo a Sabina, la prima alla quale dissi di volermi operare, non so perché, ma proprio lei mi diede i contatti e da lì parti tutto..

Iniziarono le mille domande, la ricerca di informazioni, gli incontri con gli specialisti, le prime visite e i colloqui con lo psicologo e la voglia di operarsi diventava sempre più una costante quotidiana..
Chi diceva si, chi mi consigliava di non farlo, chi non capiva né le motivazioni né le problematiche ma a me, tutto questo non importava..

La Valeria di prima

Ho sempre saputo di essere ingrassata per delle problematiche di salute che non riguardavano il cibo e nonostante questo, non mi sono mai risparmiata..

Ho mangiato in maniera abbondante, ho mangiato male, ho mangiato per golosità, ho mangiato e non mi sono sentita in colpa nemmeno mezza volta..

Non mi sono mai giudicata, mi sono sempre andata bene, mi sono anche piaciuta e mai nessuno mi ha visto piangere se non mi entrava un vestito o se non trovavo la taglia, in qualche modo mi sono sempre aggiustata e accettata perché, in fondo al cuore, sapevo che c’era altro.. Non ho mai fatto pesare a nessuno, né a me stessa, il fatto di essere diventata obesa, non ne ho mai fatto una malattia e anche quando mi veniva detto “quanto stavo diventando”, (sempre per il mio bene), io in realtà non mi vedevo.. Lo so, é difficile da capire ma era proprio così, io mi guardavo allo specchio, sapevo benissimo di non portare una 42 di taglia ma i miei occhi non vedevano la dura realtà, o forse la vedevano ma al mio cervello la proiettavano in maniera distorta a tal punto da accettarmi senza problemi..

Prima di questa decisione ho fatto un centinaio di esami, di visite per capire quale fossero i problemi, ho intrapreso vari percorsi e diete.. E la dieta del sondino.. E il ricovero per più di un mese a Piancavallo, ma niente.. Niente funzionava come doveva, ma a Verbania, lo avevano capito che c’era qualcosa in più che non andava, che andava ricercato e curato nel dettaglio..

Il momento della scelta

Sono diventata mamma di una bambina meravigliosa, non ho avuto mezza difficoltà nel partorire nonostante il peso, fino a quando, così, per caso un giorno non ho riconosciuto chi ci fosse dietro mia figlia in una foto.. Ero io.. E da lì è partito tutto, ho trovato un dottore che mi ha trovato la causa di 2 dei miei problemi e me li ha risolti tutti e 2 in un colpo solo, e io, per questo, sarò per sempre grata.. L’intervento è stato rimandato 4 volte, che quasi pensavo di non doverlo fare e invece quel 4 aprile mi aspettava.. Mi aspettava la sala operatoria, fredda, gelida e vuota, proprio come mi sentivo io da un bel po’.. E da lì, la rinascita, finalmente.. Di nuovo io, diversa, bucata, con un pezzo in meno ma di nuovo io, di nuovo Valeria..

E per questo devo dire grazie solo a me, alla mia forza, al mio coraggio, alla mia determinazione e alla mia paura, quella più nascosta.. Sono fiera di me, sono orgogliosa del mio percorso e di come ogni giorno affrontavo la nuova realtà.. Ebbene si, una nuova realtà, perché non è tutto così semplice, non è né una magia né un miracolo..

È senza dubbio un aiuto ma che va coltivato ogni giorno.. Io, personalmente, non ho patito chissà che, non ho mai pensato “ma chi me l’ha fatto fare” ma al contrario ho pensato “se avessi saputo lo avrei fatto prima e lo rifarei altre 1000 volte”..

Non ho mai pubblicato nulla riguardo l’operazione, non mi interessava neanche ma oggi è un anno che io ho ritrovato una parte importante di quella Valeria che si era persa e se questa testimonianza può essere d’aiuto perché no..

E poi volevo ringraziare
il dottore che mi ha operato e il gruppo di sostegno di cui faccio parte e gli specialisti che lavorano con noi e x noi,
i miei colleghi di operazione, i mitici del 4 aprile,
I miei amici, che non mi hanno mai giudicato nonostante tutto,
Le mie cugine, che mi sono state vicine, contente di me,
La mia famiglia che comprende il mio sangue ma anche quello di Daniele perché io mi sento un’ unica famiglia..
Mia suocera, perché in quei giorni si è presa cura di mia figlia senza farla preoccupare
Mio papà perché da subito mi ha supportato, nonostante avesse paura x me ma il suo amore x me é troppo grande
Mio fratello che prima di accettarlo mi ha messo in guardia, che non era totalmente d’accordo all’inizio ma che poi ha capito e non mi ha mai lasciato
Al mio compagno di vita, a colui che mi ha dimostrato un amore vero e incondizionato in questi anni e che si è preso cura di me, lui che mi ha guardato allontanarmi sulla barella e aveva gli occhi lucidi, che fremeva in quelle ore col cuore in gola ma che sapeva che ce l’avrei fatta..
Grazie a mia mamma, che mi ha protetto anche in questa occasione e un grazie immenso, smisurato, con una gioia particolare a me,

grazie Valeria per aver avuto il coraggio e la forza di ritrovarti almeno in parte..adesso lo posso dire,

brava me.. Brava Vava, brava Vale!!

Grazie a tutti voi che non mi avete lasciato sola.. Vi voglio bene!

Mi voglio bene! 🌻💛🌻